Wednesday, August 31, 2011

Tengen Toppa Gurren Lagann







NOTA: potrebbero esserci spoiler!


Questo anime è un capolavoro. E ci si mette un bel po per capirlo.
Tutto inizia con una storia banale e stereotipata: un ragazzo che trova un mecha a forma di testa gigante e lo usa per salvarsi da un mostro che immancabilmente irrompe a rompere la monotonia di un mondo sotterraneo e austero. E poi continua con un gruppo di rilbelli che si alleano per sconfiggere una banda di mostri, comandati dal solito malvagio imperatore. E poi continua con quell'imperatore sconfitto e i ribelli che creano una città in superficie, organizzando il loro governo. E poi continua con quella città che viene sconvolta da ALTRI esseri che li vogliono distruggere. E poi continua con l'esercito di questa città, costituito dagli stessi ribelli dell'inizio cresciuti che va sulla Luna per distruggere questi esseri. E la colonizza. E poi continua con questo gruppo che prende la Luna e la porta nell'iperspazio per distruggere l'Universo degli esseri malvagi. E finisce con uno scontro in cui buoni e cattivi si scontrano lanciandosi galassie e buchi neri prima del trionfo finale.
WHAT?

A quale parte del simpatico riassunto avete preso interesse per la trama? Nel mio caso ci sono volute sei puntate. Ma ho sentito persone che si sono appassionate dopo 11, 13 e anche 16 puntate.  
Follia. Stupidità. Esagerazione. Umanità. Quattro parole per descrivere una serie che non prova a prendersi sul serio neanche per un secondo, e lo si vede in tutto. Animazioni pesanti, stereotipate, ricche di riferimenti e richiamo (esplosioni alla Daitarn, inquadrature alla Rocky Joe), linee cinetiche marcate. Se avete presente il videogioco Viewtiful Joe, saprete di cosa sto parlando.



L'utilizzo di linee cinetiche molto marcate ed esplosioni vecchio stile, e altri piccoli tocchi grafici che rimandano alle serie robotiche del passato, portano un ibridazione nel linguaggio dell'animazione veramente interessante e innovativo. Il character design di Atsushi Nishigori non porta nessuna novità di fondo anche se riesce a farci innamorare a prima vista dei personaggi, prot
agonisti e non. (Yoko...sbav)


Essi acquistano uno spessore incredibile durante il corso della serie e molti di questi personaggi risultano riuscitissimi. Da ricordare anche il mecha design con queste teste giganti ,sicuramente non bellissime, assurdi robottoni e nemici improbabili, una stadio di follia allo stato puro.


   
Il comparto sonoro è curato da Taku Iwasaki (Kenshin : memorie del passato, Soul Eater) e fa il suo dovere nell'amalgamarsi con la trama, portando alcuni pezzi epici e brillanti, ma anche altri leggermente sottotono con l'eccezionale qualità del resto, e avvolte un po ripetitive.
Il coinvolgimento emotivo è molto grande: per il fatto che i personaggi sono caratterizzati per la loro forza d'animo, piu che per altri aspetti, lo spettatore è portato a solidalizzare con essi molto in fretta. Questo permette di creare situazioni molto comiche e subito trascinare il tutto in momenti di angoscia e ricerca interiore. L'adrenalina però è ciò che scorre di più durante la visione della serie. Diciamo che a livello narrativo, seguire le avventura della Brigata Gurren è come vedersi 24 episodi di Trecento con spartani che guidano robottoni di dimensioni di pianeti.




Questo anime racchiude in se una celebrazione della cultura classica dell'animazione robotica. Questa celebrazione si puo riscontrare in diverse forme. Sul piano narrativo si puo riscontrare nella struttura dei combattimenti (che molti hanno criticato): il nemico arriva, prevale sull'eroe sino a quando il protagonista non raccoglie tutte le sue forze che in questo caso significa trovare in sè lo spirito di alzarsi e superare l'avversità, e lo sconfigge. Effettivamente per lo spettatore diventa un po monotono questo meccanismo, però TTGL ha anche il pregio di non prendersi sul serio e quindi di non risultare patetico.


Sul piano linguistico, invece, si puo notare come Hiroyuki Imaishi
sia riuscito in modo perfetto ad integrare tra loro uno stile di disegno e di animazione contemporaneo e molti stilemi dei classici dell'animazione del passato. All'interno dell'anime si ritrovano continue citazioni sia di inquadrature (ricordate la morte di Rocky Joe? Vi viene in mente qualcuno in quest'anime che condivide la sua stessa posa?)




 sia di tecniche di animazione (esplosioni che coprono tutto lo schermo con animazione che ricorda i classici del genere mecha oppure le linee cinetiche molto marcate). Questi elementi, come dicevo prima, sono mescolati con un senso di sarcasmo, senza serietà, quindi non cadendo nel ridicolo ma rimandando a continui richiami della tradizione dell'anime robotico classico ma visto sotto un ottica più innovativa. In pratica è sia un omaggio sia una presa in giro del suo stesso genere. Geniale.  
Il tema della storia è né piu né meno il seguente: "Credi in te stesso. Non credere nella parte di te che crede in me, non credere nella parte di me che crede in te. Credi solo esclusivamente nella parte di te che crede in te stesso." - e con questa consapevolezza, puoi "dare un calcio alla logica e scegliere l'impossibile". Superando tutte le barriere che ti si presentano davanti.
E in fatti trovare una logica o una continuità sensata agli eventi sullo schermo non è solo impossibile, è proprio controproducente. Tramite la forza di volontà, la voglia di andare avanti e superare i propri limiti si può perforare il cielo.
Non è un caso che l'unico personaggio che usa la logica (Rossiu), senza usare il cuore, prenderà tutte le decisioni sbagliate. Tutto cio che è logica decade in confronto con la determinazione e la fiducia in se stesso. Al diavolo la Fisica, io ho la forza di volontà!



Vorrei inoltre dedicare un paragrafo tutto suo a Kamina, non per altro, perchè se lo merita. Il "fratellone" del protagonista, è, nella prima parte della serie, l'emblema di Gurren Lagann. Egli è l'elogio all' Eroe, colui che da solo può abbattare i suoi limiti, perchè questi limiti non esistono. E' anche il personaggio che ha il rate di battute fighe più alto in una serie, e il suo delirante non-sense non può che essere definito che epico. Arriverà un momento in cui, beh avverrà "qualcosa". 




A mio modesto parere quel qualcosa è ciò che ha permesso a questa serie di diventare un capolavoro. Purtroppo non posso dire cosa che è uno spoilerone assassino. Ma parlare di Kamina a parole è impossibile, quindi rimando ad una sua citazione:

"Un vero uomo non muore mai. Anche quando è stato ucciso" ^^
Concludo con delle considerazioni personali. La GAINAX non fallisce quasi mai (Dantalian no Shoka, sto parlando proprio con te!), e Gurren Lagann ne è la riprova. Ritornare al genere mecha dopo una bazzecola del calibro di Evangelion e riuscire non solo a sfornare una serie di qualità elevatissima, ma riuscendo anche a prendersi talmente tanto in giro da riscrivere i canoni del genere è sinonimo di passione per il proprio lavoro e talento artistico eccezionale.






  • Nia: Anche quando siamo intrappolati nella morsa del destino


  • Yoko: I sogni di coloro che sono indietro ci spalancheranno le porte!


  • Leeron: Anche se l'Universo si mette contro di noi,


  • Viral: Sarà il nostro sangue ribollente a determinare il futuro!


  • Simon: Distruggeremo i limiti di Spazio e Tempo!


  • All but Simon: E sfideremo tutti coloro che cercheranno di trattenerci dal nostro futuro!


  • Simon: Sfondamento dei Cieli GURREN LAGANN!


  • All: Con chi diavolo credete di avere a che fare?!?


  • (Poi c'è un vulcano iperspaziale che erutta mentre compare un robot delle dimensioni dell'Universo)


Questo è QUANTO è stupido questo anime. E quanto ve lo consiglio con tutto il cuore.
E poi c'è Yoko *_*


GRAFICA: 5/5
SONORO: 4/5
STORIA: 5/5
PERSONAGGI 6/5 (ROW! ROW! FIGHT THE POWER!)
FATTORE SERIE: 4/5

TOTALE 4.5/5


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