Riassunto:"Flashback di un anno per Minami Shimada, che si trasferisce in Giappone dalla Germania e deve affrontare una nuova vita, una nuova scuola e una nuova classe senza capire una parola di giapponese.
Dal primo giorno, infatti, sbaglia la scrittura del suo nome e tutti le ridono dietro. Da quel momento non riuscirà più a fare amicizia e, grazie al fatto di non capire chi le parlava, tutti le si allontanano. Tutti eccetto Yoshii Akihisa, che tra un incomprensione e l'altra, cerca sempre di attaccare bottone.
"Tu ne voudrais pas devenir mon amie?" le dice un giorno, e lei pensando che la stesse prendendo in giro lo insulta e caccia via in malo modo.
Intanto si sta già formando il gruppo Yoshii- Sakamoto - Hideyoshi e la povera Minami rimane sempre sola. Solo a casa capirà che Akihisa le stava dicendo "vuoi diventare mia amica" in francese, cosi il giorno dopo lei corre da lui e gli risponde..."
Recensione:
La migliore puntata di Baka Test. Delle due stagioni. Vuoi perchè Minami è il personaggio più caratterizzato e che ha più storia personale, vuoi perchè è l'unico episodio della serie che per 24 minuti non cerca di strappare neanche una risata, vuoi perchè la qualità tecnica dell'episodio è niente meno che eccellente, il prodotto finale è un successo su tutti i fronti.
Baka to Test non è mai stata una serie impegnata, ammettiamolo, e poche volte aveva cercato di dare considerazioni, morali e spunti di riflessione all'interno dei suoi episodi, preferendo di gran lunga una sana battuta squallida. Con questo episodio completamente a sorpresa, la serie esce dagli schemi e ci catapulta nei panni di una povera ragazza che si trova sola in un ambiente nuovo e ostile.
Vediamo il mondo con i suoi occhi e quindi, come lei, non capiamo quello che succede intorno, non capiamo le parole, i modi di fare, le stranezze delle persone che ci circondano. il senso di abbandono che prova Minami è totale ed è reso alla perfezione nella puntata. Il dover fare buon viso a casa con la sorella preoccupata,
il non riuscire a seguire le lezioni, il non capire perchè ci sono dei pazzi maniaci che esplodono in un lago di sangue quando ti vedono la gonna, l'essere bombardata da persone che non capiscono il tuo problema e continuano a parlarti senza che tu possa rispondere sono tutte situazioni che francamente sono sicuro che affronterei se fossi al posto di Minami.
In effetti, forse un giapponese che vede questa puntata, non si sente tanto coinvolto come uno straniero. E' alienante, e meravigliosamente reso. Gli effetti grafici sono stupendi, il rendere il discorso di Akihisa un blaterare senza senso, come una radio sintonizzata male, rappresenta la fatica di chi conosce poco la lingua e capisce solo sporadiche parole. Che poi è quello che facciamo noi quando vediamo un episodio e ci fomentiamo quando sentiamo "
baka", "
sayounara" e "
arigatou" e pensiamo di aver capito tutta la frase.
Ma il momento epico è la scelta di basare il climax dell'episodio sulla frase di Akihisa "
Tu ne voudrais pas devenir mon amie". Il ragazzo non ha mai brillato per intelletto, ma si è sempre distinto per buon cuore, e quindi scambiando tedesco per francese ha imparato quella frase e l'ha ripetuta alla povera Minami che intanto cercava di seguire le parole giapponesi nel discorso. Poi si sente dire la fatidica frase e il cervello ovviamente per prima cosa cerca di interpretarla in giapponese, interpretando "
mon amie" in "
Monami", ovvero il suo nome storpiato, e si arrabbia con Yoshii.
E' Sakamoto a darle il consiglio di rivedere a casa la traduzione e a dire come Yoshii Akihisa sia una persona interessante. E quando Minami capisce che si tratta di francese, va in biblioteca e traduce la frase prima in inglese e poi in tedesco, c'è una scena geniale in cui piano piano, ad ogni parola un groviglio di catene si spezza fino a quando, interamente tradotta, Minami legge "
vuoi diventare mia amica" e scoppia a piangere.
Penso seriamente che questo episodio sia stato prodotto l'anno scorso e che non è riuscito ad entrare nella prima serie dacchè la qualità è a eoni di distanza rispetto agli episodi di questa serie; Sfondi curatissimi, animazione ottima, con effetti che stavolta sono utili e azzeccati, non il solito fumo violastro tipico di questa seconda serie.
Addirittura la briga di mettere le scene "tedesche" in bande nere, mentre come detto prima gli effetti sonori basati sul "non capire la lingua" sono stati geniali. Generalmente non commento il doppiaggio, ma questa volta vedere Minami barcamenarsi in un giapponese stentato usando una solo decina di parole, è stato veramente brillante. Per finire la colonna sonora è interamente basata sul violino con una melodia struggente e melanconica, e si sposa molto bene con la storia.
Ecco, l'ho detto per la prima serie, e lo ripeto per questo episodio: Baka to Test brilla in rendere importanti, divertenti e in generale speciali situazioni comuni. In due serie ci è sempre riuscito strappando una risata. Oggi ha dimostrato di riuscirci facendo scaldare il cuore.
Non trovo nulla da ridire, quindi per me è un perfect score.
10/10