Wednesday, August 31, 2011

Tengen Toppa Gurren Lagann







NOTA: potrebbero esserci spoiler!


Questo anime è un capolavoro. E ci si mette un bel po per capirlo.
Tutto inizia con una storia banale e stereotipata: un ragazzo che trova un mecha a forma di testa gigante e lo usa per salvarsi da un mostro che immancabilmente irrompe a rompere la monotonia di un mondo sotterraneo e austero. E poi continua con un gruppo di rilbelli che si alleano per sconfiggere una banda di mostri, comandati dal solito malvagio imperatore. E poi continua con quell'imperatore sconfitto e i ribelli che creano una città in superficie, organizzando il loro governo. E poi continua con quella città che viene sconvolta da ALTRI esseri che li vogliono distruggere. E poi continua con l'esercito di questa città, costituito dagli stessi ribelli dell'inizio cresciuti che va sulla Luna per distruggere questi esseri. E la colonizza. E poi continua con questo gruppo che prende la Luna e la porta nell'iperspazio per distruggere l'Universo degli esseri malvagi. E finisce con uno scontro in cui buoni e cattivi si scontrano lanciandosi galassie e buchi neri prima del trionfo finale.
WHAT?

A quale parte del simpatico riassunto avete preso interesse per la trama? Nel mio caso ci sono volute sei puntate. Ma ho sentito persone che si sono appassionate dopo 11, 13 e anche 16 puntate.  
Follia. Stupidità. Esagerazione. Umanità. Quattro parole per descrivere una serie che non prova a prendersi sul serio neanche per un secondo, e lo si vede in tutto. Animazioni pesanti, stereotipate, ricche di riferimenti e richiamo (esplosioni alla Daitarn, inquadrature alla Rocky Joe), linee cinetiche marcate. Se avete presente il videogioco Viewtiful Joe, saprete di cosa sto parlando.



L'utilizzo di linee cinetiche molto marcate ed esplosioni vecchio stile, e altri piccoli tocchi grafici che rimandano alle serie robotiche del passato, portano un ibridazione nel linguaggio dell'animazione veramente interessante e innovativo. Il character design di Atsushi Nishigori non porta nessuna novità di fondo anche se riesce a farci innamorare a prima vista dei personaggi, prot
agonisti e non. (Yoko...sbav)


Essi acquistano uno spessore incredibile durante il corso della serie e molti di questi personaggi risultano riuscitissimi. Da ricordare anche il mecha design con queste teste giganti ,sicuramente non bellissime, assurdi robottoni e nemici improbabili, una stadio di follia allo stato puro.


   
Il comparto sonoro è curato da Taku Iwasaki (Kenshin : memorie del passato, Soul Eater) e fa il suo dovere nell'amalgamarsi con la trama, portando alcuni pezzi epici e brillanti, ma anche altri leggermente sottotono con l'eccezionale qualità del resto, e avvolte un po ripetitive.
Il coinvolgimento emotivo è molto grande: per il fatto che i personaggi sono caratterizzati per la loro forza d'animo, piu che per altri aspetti, lo spettatore è portato a solidalizzare con essi molto in fretta. Questo permette di creare situazioni molto comiche e subito trascinare il tutto in momenti di angoscia e ricerca interiore. L'adrenalina però è ciò che scorre di più durante la visione della serie. Diciamo che a livello narrativo, seguire le avventura della Brigata Gurren è come vedersi 24 episodi di Trecento con spartani che guidano robottoni di dimensioni di pianeti.




Questo anime racchiude in se una celebrazione della cultura classica dell'animazione robotica. Questa celebrazione si puo riscontrare in diverse forme. Sul piano narrativo si puo riscontrare nella struttura dei combattimenti (che molti hanno criticato): il nemico arriva, prevale sull'eroe sino a quando il protagonista non raccoglie tutte le sue forze che in questo caso significa trovare in sè lo spirito di alzarsi e superare l'avversità, e lo sconfigge. Effettivamente per lo spettatore diventa un po monotono questo meccanismo, però TTGL ha anche il pregio di non prendersi sul serio e quindi di non risultare patetico.


Sul piano linguistico, invece, si puo notare come Hiroyuki Imaishi
sia riuscito in modo perfetto ad integrare tra loro uno stile di disegno e di animazione contemporaneo e molti stilemi dei classici dell'animazione del passato. All'interno dell'anime si ritrovano continue citazioni sia di inquadrature (ricordate la morte di Rocky Joe? Vi viene in mente qualcuno in quest'anime che condivide la sua stessa posa?)




 sia di tecniche di animazione (esplosioni che coprono tutto lo schermo con animazione che ricorda i classici del genere mecha oppure le linee cinetiche molto marcate). Questi elementi, come dicevo prima, sono mescolati con un senso di sarcasmo, senza serietà, quindi non cadendo nel ridicolo ma rimandando a continui richiami della tradizione dell'anime robotico classico ma visto sotto un ottica più innovativa. In pratica è sia un omaggio sia una presa in giro del suo stesso genere. Geniale.  
Il tema della storia è né piu né meno il seguente: "Credi in te stesso. Non credere nella parte di te che crede in me, non credere nella parte di me che crede in te. Credi solo esclusivamente nella parte di te che crede in te stesso." - e con questa consapevolezza, puoi "dare un calcio alla logica e scegliere l'impossibile". Superando tutte le barriere che ti si presentano davanti.
E in fatti trovare una logica o una continuità sensata agli eventi sullo schermo non è solo impossibile, è proprio controproducente. Tramite la forza di volontà, la voglia di andare avanti e superare i propri limiti si può perforare il cielo.
Non è un caso che l'unico personaggio che usa la logica (Rossiu), senza usare il cuore, prenderà tutte le decisioni sbagliate. Tutto cio che è logica decade in confronto con la determinazione e la fiducia in se stesso. Al diavolo la Fisica, io ho la forza di volontà!



Vorrei inoltre dedicare un paragrafo tutto suo a Kamina, non per altro, perchè se lo merita. Il "fratellone" del protagonista, è, nella prima parte della serie, l'emblema di Gurren Lagann. Egli è l'elogio all' Eroe, colui che da solo può abbattare i suoi limiti, perchè questi limiti non esistono. E' anche il personaggio che ha il rate di battute fighe più alto in una serie, e il suo delirante non-sense non può che essere definito che epico. Arriverà un momento in cui, beh avverrà "qualcosa". 




A mio modesto parere quel qualcosa è ciò che ha permesso a questa serie di diventare un capolavoro. Purtroppo non posso dire cosa che è uno spoilerone assassino. Ma parlare di Kamina a parole è impossibile, quindi rimando ad una sua citazione:

"Un vero uomo non muore mai. Anche quando è stato ucciso" ^^
Concludo con delle considerazioni personali. La GAINAX non fallisce quasi mai (Dantalian no Shoka, sto parlando proprio con te!), e Gurren Lagann ne è la riprova. Ritornare al genere mecha dopo una bazzecola del calibro di Evangelion e riuscire non solo a sfornare una serie di qualità elevatissima, ma riuscendo anche a prendersi talmente tanto in giro da riscrivere i canoni del genere è sinonimo di passione per il proprio lavoro e talento artistico eccezionale.






  • Nia: Anche quando siamo intrappolati nella morsa del destino


  • Yoko: I sogni di coloro che sono indietro ci spalancheranno le porte!


  • Leeron: Anche se l'Universo si mette contro di noi,


  • Viral: Sarà il nostro sangue ribollente a determinare il futuro!


  • Simon: Distruggeremo i limiti di Spazio e Tempo!


  • All but Simon: E sfideremo tutti coloro che cercheranno di trattenerci dal nostro futuro!


  • Simon: Sfondamento dei Cieli GURREN LAGANN!


  • All: Con chi diavolo credete di avere a che fare?!?


  • (Poi c'è un vulcano iperspaziale che erutta mentre compare un robot delle dimensioni dell'Universo)


Questo è QUANTO è stupido questo anime. E quanto ve lo consiglio con tutto il cuore.
E poi c'è Yoko *_*


GRAFICA: 5/5
SONORO: 4/5
STORIA: 5/5
PERSONAGGI 6/5 (ROW! ROW! FIGHT THE POWER!)
FATTORE SERIE: 4/5

TOTALE 4.5/5


Tuesday, August 30, 2011

Usagi Drop 7



Usagi Drop 7







La settima puntata di Usagi Drop si basa su quelle storie che con pochi colpi di scena (uno solo) ed una trama che si riassume in una riga si impegna comunque a far pensare lo spettatore.

Non si guarderà per una volta la vita di Rin, ma quella di una sua parente, permettendoci in maniera calma e non violenta di ragionare.



Riassunto.

Haruko, cugina per parte di madre di Daikichi, scappa dalla casa del marito e dei suoceri insieme a sua figlia Reina.

Dopo aver preso una borsa con pochi effetti personali per lei e tutto l'occorrente scolastico per la figlia prende il treno e si reca a casa

del cugino; anni di litigate con il marito e i genitori di lui l'hanno

portata ad un punto limite tale che è costretta a prendere una decisione impulsiva e poco razionalizzata.



Commento:

Secondo me il tema di questa puntata è la "Forza".





"Undicesimo Arcana maggiore dei tarocchi, rappresentante l'energia suprema alla quale nessuna brutalità può resistere. Bionda regina che tiene aperte le mascelle di un leone infuriato, rappresentante non la banale forza fisica ma l'esercizio della forza femminile, con la sua dolcezza e sottigliezza.[...] Ogni vita...si basa sulle divergenze che si ignorano e che tuttavia richiedono di essere conciliate nel superiore interesse." Estratto dalla descrizione dei tarocchi di Oscar Wirth.


La forza di volontà e di animo di una donna, che ormai ha abbandonato le velleità della giovinezza e suo malgrado si deve preparare ad affrontare l'età adulta, quella matura, senza rimpianti.

Deve combattere il proprio marito, i suoi suoceri, una vita che odia e la società che la obbliga a intessere una ragnatela di falsità; il primo nemico da sconfiggere è lei stessa però, la sua stessa voglia di vivere.



Vi sono varie scelte nella vita, tra cui pensare a se stessi e al proprio benessere, le più difficili delle quali sono il sublimarsi per l'amore di qualcun'altro, soffrire per un bene "superiore".

Chi sarebbe capace di soffrire per la propria figlia?

Non sempre il benessere economico porta la felicità, ma come una bambina di 6 anni può capirlo? Sopratutto durante l'infanzia la stabilità è importante.

Haruko questo lo sà, ma deve ancora accettarlo.



Puntata dal tema pesante, le ingiustizie familiari, che potrebbe renderla densa e grave come piombo fuso.

Invece come questa serie ci stà abituando a fare, il tema difficile viene trattato con la solita pacatezza.

Niente scenate, o drammi alla telefilm americano ma semplici discorsi e scene emotive in cui lacrime e rabbia vengono sempre trattenuti.

Perchè il controllo è fondamentale, l'empatia è di obbligo e l'aiuto può essere fondamentale anche quando e lieve come delle parole di saluto.


Eviterò di esprimere giudizi personali del tipo "bello brutto indecente" o simili su questa puntata, non meritandosi un approccio così superficiale.
L'obbiettivo è far ragionare, e riesce a farlo benissimo.

Per le opinioni, metterò solo una semplice considerazione, perchè in realtà dipende dalla personalità dello spettatore.


Io a differenza di Mariuk, condivido molto il tema portante di questa puntata e la mentalità che vuole far sorgere, la forza di volontà necessaria a far sopravvivere una famiglia. Disprezzo invece quando per fare ciò si esagera troppo e non si tiene veramente conto di se stessi.

In questo caso però, per il bene della bambina mi pare la scelta più accettabile, anche se forse non la più giusta.
Perchè un genitore deve soffrire così? Perché è un genitore.


Giudizio personale
4 chachazero meno un machete


perchè il tema seppur trattato bene, è troppo grosso per essere contenuto in così pochi minuti


Monday, August 29, 2011

[Spoiler!] Bakuman capitolo 145

Riassunto: Nanamine rivela la sua vera intenzione: creare talmente tante serie di successo da soppiantare PCP e gli Ashirogi, sicuro che gli editori non protesteranno finché i manga vendono. In effetti Hattori non protesta tanto quando gli viene detto, salvo poi parlarne con Azuma, uno dei veterani, che si scopre amico dello zio di Mashiro ed era il suo ultimo assistente.


Commento di Akemichan: Mi piacerebbe commentare questo capitolo, il punto è c'è il nulla più totale che non mi viene una sola frase sensata da dire. Abbiamo scoperto che Nanamine è sempre più irreale (come se non ce ne fossimo accorti) e che Azuma conosceva Taro. E poi? Boh, non si sa. L'unica cosa interessante è forse la faccia sconvolta di Hattori a metà capitolo...


Akemichan

Sunday, August 28, 2011

Baka to Test to Shokanju Ni! Ep 8

Riassunto:
"Flashback di un anno per Minami Shimada, che si trasferisce in Giappone dalla Germania e deve affrontare una nuova vita, una nuova scuola e una nuova classe senza capire una parola di giapponese.
 Dal primo giorno, infatti, sbaglia la scrittura del suo nome e tutti le ridono dietro. Da quel momento non riuscirà più a fare amicizia e, grazie al fatto di non capire chi le parlava, tutti le si allontanano. Tutti eccetto Yoshii Akihisa, che tra un incomprensione e l'altra, cerca sempre di attaccare bottone.
"Tu ne voudrais pas devenir mon amie?" le dice un giorno, e lei pensando che la stesse prendendo in giro lo insulta e caccia via in malo modo.
Intanto si sta già formando il gruppo Yoshii- Sakamoto - Hideyoshi e la povera Minami rimane sempre sola. Solo a casa capirà che Akihisa le stava dicendo "vuoi diventare mia amica" in francese, cosi il giorno dopo lei corre da lui e gli risponde..."


Recensione:
La migliore puntata di Baka Test. Delle due stagioni. Vuoi perchè Minami è il personaggio più caratterizzato e che ha più storia personale, vuoi perchè è l'unico episodio della serie che per 24 minuti non cerca di strappare neanche una risata, vuoi perchè la qualità tecnica dell'episodio è niente meno che eccellente, il prodotto finale è un successo su tutti i fronti.
Baka to Test non è mai stata una serie impegnata, ammettiamolo, e poche volte aveva cercato di dare considerazioni, morali e spunti di riflessione all'interno dei suoi episodi, preferendo di gran lunga una sana battuta squallida. Con questo episodio completamente a sorpresa, la serie esce dagli schemi e ci catapulta nei panni di una povera ragazza che si trova sola in un ambiente nuovo e ostile.
Vediamo il mondo con i suoi occhi e quindi, come lei, non capiamo quello che succede intorno, non capiamo le parole, i modi di fare, le stranezze delle persone che ci circondano. il senso di abbandono che prova Minami è totale ed è reso alla perfezione nella puntata. Il dover fare buon viso a casa con la sorella preoccupata,
 il non riuscire a seguire le lezioni, il non capire perchè ci sono dei pazzi maniaci che esplodono in un lago di sangue quando ti vedono la gonna, l'essere bombardata da persone che non capiscono il tuo problema e continuano a parlarti senza che tu possa rispondere sono tutte situazioni che francamente sono sicuro che affronterei se fossi al posto di Minami.
In effetti, forse un giapponese che vede questa puntata, non si sente tanto coinvolto come uno straniero. E' alienante, e meravigliosamente reso. Gli effetti grafici sono stupendi, il rendere il discorso di Akihisa un blaterare senza senso, come una radio sintonizzata male, rappresenta la fatica di chi conosce poco la lingua e capisce solo sporadiche parole. Che poi è quello che facciamo noi quando vediamo un episodio e ci fomentiamo quando sentiamo "baka", "sayounara" e "arigatou" e pensiamo di aver capito tutta la frase.

Ma il momento epico è la scelta di basare il climax dell'episodio sulla frase di Akihisa "Tu ne voudrais pas devenir mon amie". Il ragazzo non ha mai brillato per intelletto, ma si è sempre distinto per buon cuore, e quindi scambiando tedesco per francese ha imparato quella frase e l'ha ripetuta alla povera Minami che intanto cercava di seguire le parole giapponesi nel discorso. Poi si sente dire la fatidica frase e il cervello ovviamente per prima cosa cerca di interpretarla in giapponese, interpretando "mon amie" in "Monami", ovvero il suo nome storpiato, e si arrabbia con Yoshii.
E' Sakamoto a darle il consiglio di rivedere a casa la traduzione e a dire come Yoshii Akihisa sia una persona interessante. E quando Minami capisce che si tratta di francese, va in biblioteca e traduce la frase prima in inglese e poi in tedesco, c'è una scena geniale in cui piano piano, ad ogni parola un groviglio di catene si spezza fino a quando, interamente tradotta, Minami legge "vuoi diventare mia amica" e scoppia a piangere.
Penso seriamente che questo episodio sia stato prodotto l'anno scorso e che non è riuscito ad entrare nella prima serie dacchè la qualità è a eoni di distanza rispetto agli episodi di questa serie; Sfondi curatissimi, animazione ottima, con effetti che stavolta sono utili e azzeccati, non il solito fumo violastro tipico di questa seconda serie.
Addirittura la briga di mettere le scene "tedesche" in bande nere, mentre come detto prima gli effetti sonori basati sul "non capire la lingua" sono stati geniali. Generalmente non commento il doppiaggio, ma questa volta vedere Minami barcamenarsi in un giapponese stentato usando una solo decina di parole, è stato veramente brillante. Per finire la colonna sonora è interamente basata sul violino con una melodia struggente e melanconica, e si sposa molto bene con la storia.
Ecco, l'ho detto per la prima serie, e lo ripeto per questo episodio: Baka to Test brilla in rendere importanti, divertenti e in generale speciali situazioni comuni. In due serie ci è sempre riuscito strappando una risata. Oggi ha dimostrato di riuscirci facendo scaldare il cuore.
Non trovo nulla da ridire, quindi per me è un perfect score. 10/10

Saturday, August 27, 2011

Momo Volume 7

Riassunto: Il volume inizia con una serie di flashback su Yume e Kanaka, in cui ci viene raccontato come mai lei abbia deciso di allontanarsi da lui; nel frattempo ottiene il quinto punto grazia ad un regalo di compleanno. Suo padre torna finalmente a casa e Yume alla fine, grazie anche all'intervento di Nanagi, lo perdona, ma scopre che ha deciso di trasferirsi in Svezia perché si è sposato con una svedese da cui aspetta anche un bambino. Yume è indecisa se partire con lui, ma l'arrivo di Kanaka le fa cambiare idea. Infatti lei è innamorata segretamente di lui, ma ci aveva rinunciato per via della madre di lui; alla fine, grazie a Nanagi, i due si mettono assieme (e si ottiene il sesto punto). Ma Kanaka si sente male e i medici diagnosticano che potrebbe non sopravvivere un altro anno.


Commento di Akemichan: Un volume orribile, proprio brutto. Intanto l'idiozia che Yume fin dall'inizio fosse innamorata di Kanaka quando cinque vignette prima dichiarava amore eterno a Nanagi. Va bene il fatto che lei cercasse di dimenticare il primo, ma l'intera cosa è stata gestita male rendendoci incapaci di vedere questo cambiamento di Yume e rendendo tutta la storia un'irrealtà assoluta. La vicenda del padre che si conclude a 'tarallucci e vino' con lei minorenne libera di fare quello che le pare è un'altra idiozia. E Momo si è vista pochissimo e per dare due punti praticamente sul niente, l'unica cosa interessante è stata la faccia di Sanari, forse nell'ultimo volume ne sapremo di più. Inoltre, ci mancava solo l'angst finale di Kanaka, giusto perché il volume non era stato abbastanza patetico.


Akemichan

Friday, August 26, 2011

Usagi Drop Ep 8

Riassunto:
Rin è in vacanza e si avvicina la festa dell O-bon dove è tradizione andare a visitare le tombe degli antenati. Daikichi propone di andare a recare omaggio alla tomba del nonno (il padre di Rin), ma Rin è dispiaciuta perchè le campanule, i fiori preferiti del defunto, non sono ancora fioriti. Daikichi le consiglia di non darsi pena e di andare comunque con lui ad onorare la festività. sarebbero tornati in seguito quando le campanule sarebbero fiorite.
Arrivati al cimitero Daikichi si accorge che la tomba era stata visitata di recente e capisce che Masako, la madre di Rin era a poca distanza. La raggiunge e le spiega che Rin era lì con lui, e la spinge a dare un'occhiata alla figlia di nascosto.



Masako osserva la figlia e si accorge di come è cresciuta e ne è un pò turbata. Nell'episodio vediamo anche momenti della vita da mangaka di Masako, sempre impegnata al lavoro e pare sia fidanzata con un giovane dai capelli ramati che lavora con lei. Masako cerca di darsi da fare ammazzandosi di lavoro per non pensare a niente, incurante della sua salute, mentre il giovane ragazzo è molto preoccupato delle condizioni di lei. Qualche tempo dopo Daikichi e Rin festeggiano il settimo compleanno della bambina.
L'ending ci mostra Daikichi e Kouki, più una splendida Rin in yukata recarsi insieme ad un festival estivo. Daikichi nonvede l'ora di vedere la madre di Kouki in yukata e quindi si affretta insieme ai due bambini.

Commento:
Avrete notato che ho saltato il precedente episodio. La cosa è stata intenzionale, e posso mostrare di avere due bozze di recensioni salvate ma mai pubblicate. Il fatto è che l'episodio passato, dove la madre di Reika scappa di casa perchè non sopporta piu il marito, mi ha lasciato talmente turbato da non riuscire a trovare parole per commentarlo. Era un episodio che se non sei giapponese, non hai la mentalità e la cultura orientale non potrai mai comprendere, e quindi non me la sono sentita di commentare un episodio in cui pare che la morale è "metti su una famiglia, non importa se devi soffrire con tuo marito e non lo sopporti, sorridi e vai avanti per il bene della bambina".

Ma passiamo al commento di questo episodio, dove il tema sembra essere "il cambiamento è inevitabile, affrontalo e accettalo invece di ripudiarlo". Per arrivare a questo obiettivo ci vengono mostrate due vite, la solita vita familiare di Daikichi e Rin, dove l'attenzione è spostata su quanto Rin sia cresciuta, poco a poco, puntata a puntata, fatto sottolineato da lei che si metta a fare i lavori di casa da sola, curi i fiori, lavi i piatti e faccia la lavatrice.
Dall'altra parte abbiamo Masako che invece pare chiudersi nel lavoro per non vedere ciò che c'è fuori. La gravidanza e la perdita dell'uomo che amava non è mai entrata nella sua testa, e preferisce farsi del male pur di non pensare alla sua situazione. Da questo punto di vista Masako è un personaggio triste e immaturo, che viene contrapposto pesantemente alla figura di Daikichi, che, è tangibile in ogni episodio, ogni volta trae una situazione di crescita dalla sua convivenza con Rin.
 Ormai egli si sente più che mai legato alla bambina, e questo è chiaro nell'incontro con Masako, dove la superiorità dell'uomo, sia dal punto di vista morale che di personalità e dominante e ci fa vedere come sia stato lungo il percorso che lo ha portato a questo punto di maturazione.
Rin, intanto, è una bambina intelligentissima, troppo forse, tanto che riesce sempre, in ogni situazione, ad assimilare tutto ciò che Daikichi può offrirle in termini di insegnamenti positivi, mentre riesce sempre a superare i momenti di debolezza di lui con un sorriso aiutandolo ad andare avanti.

Forse Rin non è la bambina più normale al mondo, e forse la serie spinge un po troppo ad idealizzare questa figura, sminuendo il vero lavoro che è crescere un figlio, prendendo solo gli aspetti positivi, morali e scalda-cuore, ma francamente non lo vedo come un difetto: la serie non si pone come un documentario sul rapporto padre-figlia, ma racconta una storia, di per sè semplice di come un uomo e una bambina si possono completare a vicenda per vivere una vita insieme.
E in questo, a mio avviso, la serie fa un ottimo lavoro. (9/10)


Dantalian no Shoka EP 7

Riassunto:
Scena della custode della Bibliotheca Dantalian con il bambino che le propone di uscire e vedere il mondo dall'alto viaggiando su un aereo. La ragazza si intristisce perchè il bambino, dice, le ha donato la speranza che pensava di aver perso.
Tornano Huey e Dalian che questa volta tanto per cambiare stanno acquistando dei panetti alla panetteria di un villaggio vicino. Fanno una burrascosa conoscenza con una giovane ragazza bionda che scappa da uomini che la inseguono. Si viene a scoprire che lei è una famosa profumista che lavora per il padre, gestore di uan grande azienda cosmetica. La ragazza usa il suo fiuto, il suo talento e l'aiuto di un Libro Fantasma per cercare di creare un profumo che rendesse tutti felici.




Sfortunatamente i suoi primi esperimenti hanno creato una droga che da assuefazione a chi ne sente l'odore, e questo ha portato l'interesse di una gang mafiosa, interessata a smerciare il prodotto e eliminare la concorrenza. Dopo varie tribolazioni la ragazza usa il potere del Libro per uccidere i membri della gang mafiosa, ma viene ferita a morte.
Mentre il laboratorio brucia, i protagonisti e gli abitanti della città, sentono finalmente il profumo della felicità e ne conserveranno il ricordo, anche dopo la scomparsa della memoria della giovane ricercatrice.


Commenti:
ritornano di nuovo i soliti due protagonisti, in un episodio canonico che sfiora la banalità. Per metà episodio l'intrattenimento è fornito dalle lagne della protagonista femminile, che, sinceramente, dopo pochi minuti non si sopporta più.
Vediamo, nella seconda metà, il dipanarsi di una trama frettolosa e approssimativa che, una volta diventata anche solo vagamente interessante, si conclude di getto senza dare una spiegazione plausibile. I  personaggi sono praticamente tutti uguali e non hanno nessun tipo di personalità. I protagonisti sono, come già ripetuto, sono delle macchiette inesistenti come personaggi e l'episodio sembra basarsi sull'attaccamento dello spettatore alla comparsa di turno, in questo caso la giovane scienziata. La velocità con cui gli eventi sono presentati, però, rende impossibile questo attaccamento, e quindi porta l'episodio a scadere nella noia più totale.
Un altro episodio della serie, quindi, fallito, nonostante le tematiche e la storia di fondo potessero essere ottimi spunti per un approfondimento maggiore. Ho apprezzato molto la tentazione di chiamare felicità un essenza che dia assuefazione, e era lodevole il disagio interno della scienziata che vedeva la sua creazione, fatta in buona fede, usata come droga dalla banda mafiosa. Purtroppo le regole di questo mondo fatto di libri e magia, sono vaghe e casuali, e sembrano esistere solo quando fa comodo agli autori. Tutti sembrano sapere di questa Bibliotheca Dantalian ma lo spettatore non viene messo al corrente di nulla, sembra quasi che se gli autori si sbilanciassero dando informazioni sulla trama principale, essi non riuscirebbero a tenere il passo e creare storie coerenti con le suddette informazioni.

E' un peccato, ma anche questa volta devo bocciare l'episodio con un 4.5 su 10.


Sperando che nel prossimo episodio i protagonisti non si presentino.

Thursday, August 25, 2011

Detective Conan: KAITOU KID SPECIAL parte 2




Riassunto: continua il dialogo tra la Donna Fantasma e il Ladro Gentiluomo. Egli riesce a salvarla da una trappola  escogitata dagli stessi uomini che nel presente stanno incastrando Kaitou Kid. Il ladro si getta dalla torre Eiffel co n in braccio la donna, e le si dichiara in volo sul deltaplano, rubando un dolce bacio a quella che diventerà sua moglie, e la madre di Kaitou. Finito il flashback Kaitou si trova nella stessa situazione di suo padre, incastrato in cima alla torre di Tokyo con Aoko che dorme in una macchina d'epoca. Kaitou ripete la scena che suo padre aveva compiuto dieci anni prima, con qualche difficoltà in più. Decide però di non copiarlo fino in fondo, evitando di baciare l'Aoko dormiente. Tornato a casa la madre si congratula con lui e le chiede di fargli un favore: restituire alcuni oggetti rubati da lei quando era ancora una ladra. Per sapere il resto della storia, il saggio Aoyama-sensei rimanda ad un volume precedente di detective conan.

Commento: non è l'idea in sè che tanto colpisce in questo miniarc, la storia alla fine è piuttosto banale. Quello che colpisce è la maestria con cui l'autore riesce a raccontarla. Inquadrature, espressioni, battute fanno trasudare di personalità i personaggi e li rendono simpatici e divertenti agli occhi del lettore, anche in situazioni che gridano al cliche da ogni poro. In questa miniserie Aoyama da il meglio di sè in fatto di grafica, la cura per i dettagli è ottima e permette di farlo divertire con scene d'azione più che le solide fredde e statiche scene del crimine di Conan. Superbo il fatto che questo prequel si sia chiuso rimandando ad un caso precedente. Il volume in questione, il 70 se non erro, è uscito recentemente nelle fumetterie italiane, e andarlo a rileggere alla luce di quanto letto in questo Special, mi ha strappato non pochi sorrisi.

In conclusione, ottima uscita dai binari per Gosho Aoyama, che interrompe la monotonia di casi ormai sempre uguali e fa avanzare la trama della sua serie parallela. Posto in un contesto in cui nell'ultimo annetto l'autore sta lentamente cominciando a tirare le somme e chiudere i nodi della trama, forse è arrivato il momento di poter sperare che all'orizzonte spunti fuori il famoso nuovo arc dell'organizzazione in nero. Fatto sta che se i capitoli continuano a rimanere sul livello di questo special, Detective Conan `vrà ancora una lunga e gloriosa vita davanti a sè.


[Spoiler!] Recensione Negima! Capitolo 334.

Riassunto: Quando la situazione arriva al suo punto più basso, con tutti immobilizzati da un qualche incantesimo del Lifemaker, ecco che Asuna riesce a risvegliarsi dal suo sonno magico nel quale era da un bel po' di capitoli. Seguono un po' delle solite scene tra lei e Negi (XD) con il sollievo generale di tutti i partecipanti prima del colpo finale contro lo stesso Lifemaker che, dopo essere stato centrato in pieno, continua a disfarsi mostrando il volto del padre del professore, Nagi(!) In chiusura la principessa Asuna, tramite la Great Grand Master Key riesce a fermare la catastrofe che stava colpendo il Mundus Magicus. 


Commento di Stormchaser: Se devo proprio esprimere il mio parere su tutto l'arco del Gravekeeper Palace bè, mi spiace tanto, ma qui Akamatsu-sensei ha proprio toppato alla grande! A partire dall'inserimento di tanti Fate (roba sicuramente figa a vedersi) per poi farli sparire dopo qualche capitolo e rimetterli di nuovo per fargli fare la stessa fine allo stesso modo. Poi il risveglio di Asuna, che mi è proprio apparsa una cosa da bambinoni assurdi, avrei preferito rivedere Chisame all'opera ^^ E per finire, ma guarda un po' chi è il Lifemaker ora? Il padre di Negi. Non se lo aspettava nessuno! (cogliete l'ironia XD) Penso sia la prima recensione negativa che ho dato a questo manga, ma qui non potevo proprio esimermi :D


Commento di Akemichan: Capitolo che dagli spoiler sembrava peggiore, invece alla fine nella sua estrema banalità è riuscito ad essere abbastanza decente. Le scene con Asuna erano prevedibili ma carine. La cosa che mi ha dato proprio fastidio è stata invece la cosa di Nagi, alla 'Luke io sono tuo padre', una caduta di stile che sinceramente non mi aspettavo da Akamatsu-sensei. E adesso sono spariti tutti! Tutto 'sto casino per niente? Mah...


Stormchaser

[Spoiler!] Recensione The Sacred Blacksmith Capitolo 19.

Riassunto: Dopo il grande combattimento a cui abbiamo assistito negli scorsi due capitoli contro il mostro venuto dall'Impero, in questo si tira un po' il fiato con Aria che si reca da sola dal fabbro Luke per fargli una richiesta personale, ovvero di costruirle un fodero. In cambio lei racconta il perchè tutte gli esseri creati da Valbanill alla fine sentono l'obbligo di tornare da lui e perchè le Spade Demoniache siano state create con l'obiettivo specifico di uccidere. Luke però riesce a consolarla su questo fatto, dicendole che il destino di un'essere può cambiare secondo la sua volontà. In chiusura Cecily fa una nuova promessa all'amica.


Commento di Stormchaser: Un capitolo di pausa, che si legge tranquillo e con calma riguardante comunque una tematica molto importante, che lega a doppio filo le spade come Aria con il mostro Valbanill, ancora rinchiuso nel vulcano Blair. Luke era sicuramente interessato a questa cosa, soprattutto visto il definitivo chiarimento con la sua amica/assistente Lisa avvenuto nello scorso capitolo ed infine anche Cecily riesce a fare un'apparizione ripromettendo ad Aria il suo aiuto incondizionato in caso lei incontrasse problemi insormontabili :)


Commento di Akemichan: Capitolo molto carino, mi è piaciuto vedere concentrarsi il tutto un po' su Aria che è un personaggio che a me piace molto. Nonostante questo è anche andava un po' la trama perché abbiamo ricollegato assieme tutti i fili che si erano scoperti finora. C'era un che di yuri, secondo voi, nella scena finale tra Cecily e Aria? XD


Stormchaser

Wednesday, August 24, 2011

Dantalian no Shoka Ep 6

Riassunto:
Un uomo e una donna viaggiano su sidecar quando, in una piccola cittadina industriale, vengono fermati da una giovane poliziotta. I due, dicono, stanno cercando una ragazza che porta al collo un lucchetto e chiedono alla poliziotta ospitalità. La giovane acconsente e mostra loro la città. E' però chiaro che qualcosa non va nel piccolo borgo, e l'uomo, protagonista di questo episodio che si presenta come "Libricida" investiga per scoprire un inquetante segreto.



Commento:
E' particolare come l'episodio piu interessante della serie sia uno in cui i protagonisti non compaiono mai. L'episodio è ben articolato e presenta questi due nuovi personaggi, che parrebbero la versione speculare della coppia Dalian/Huey. La donna, incatenata, è cinica e volgare e l'uomo la tratta come uno straccio. Si viene a scoprire, però, che alla stessa maniera di Dalian, anche lei è una porta di accesso per la biblioeca Dandalian. L'uomo però, il libricida, utilizza i libri Fantasma per bruciarli, purificando i demoni con le fiamme scaturite dal suo bastone dorato. Fa la sua comparsa per un momento un ulteriore personaggio, che appare nella opening per qualche secondo, ovvero la ragazzina simile a Dalian con il lucchetto nell'occhio e che è causa delle disavventure di questo episodio. Quindi il tutto mi fa presupporre e sperare che alla fin fine una trama di fondo ESISTA, e che qusta serie, forse, merita ancora di essere guardata.
La storia, pur se molto semplice, è una variazione sul tema dell'"invasione degli ultracorpi", e presenta il tema del rifiuto del cambiamento, e quindi l'usare la magia malvagia per ripristinare uno stato che è stato ditrutto da un evento negativo. Il protgonista di questo episodio, non solo è piu figo di Huey, sembra avere una personalità anche piu controversa e una storia interessante alle spalle, quindi spero vivamente di vederlo piu spesso. Tra l'altro questo è stato anche l'episodio meno "scuro" fino ad ora e ha dato modo di apprezzare bene le ambientazioni da borgo industriale dell'Inghilterra post prima guerra mondiale.
In conclusione l'episodio è stato una piacevole sorpresa e mi ha dato la forza di vedere un altro episodio, che dovrebbe essere tradotto a breve.
Voto finale 7/10

Tuesday, August 23, 2011

Angel Beats!



Ecco un anime che ha sollevato un polverone alla sua messa in onda,spaccando il pubblico in due fazioni:quella dei fan adoranti e quella degli accaniti detrattori.
Il motivo di questa divisione è facilmente intiuibile dal motivo fondante che ha inspirato la creazione della serie:il denaro.
Angel beats è un opera commerciale fatta e finita, capolavoro nel suo genere, deve a ciò i suoi pregi e difetti; un opera che che ha l'obiettivo di vendere a tutti e perciò poco "profonda".


Non è una mia opinione personale, ma è parola dello stesso produttore, che ha spiegato di voler tentare questo approccio con questa serie per sondarne gli sviluppi e l'apprezzamento; alla fine dei conti il successo dell'opera (prima tra varie classifiche come "miglior anime") ha dimostrato che l'azzardo è riuscito.
Il plot è semplice e lineare:
Il set dove si svolge la trama è una scuola dell'oltretomba per giovani liceali che sono morti con dei rimpianti. Dio per ripagarli della fine tragica ha creato quest'istituto che serve a riappacificare le anime infrante prima di poterle concedere il paradiso.
A questo progetto divino si opppone la SSS brigade, gruppo di giovani che ricriminando il "Signore" combattono il suo piano in ogni suo mezzo, anarchici per eccellenza.
Ma il sistema invia un suo emissario "Tenshi" l'angelo, presidente del consiglio studentesco a fermare i piani distruttivi della brigata.
Infatti quesi sono dotati di armi di svariato calibro, mentre la prima è dotata di futuristiche armi (scudi laser, spade in carbiono etc.)

La storia si svolge tra battaglie e catarsi dei personaggi, di cui scopriremo l'orribile e tragico passato, con violentissima e triste morte finale, in ogni puntata.

Ho rischiato più volte il pianto, infatti il regista riesce con varii strataggemmi a portarte lo spettatore in un forte stato di "comunione" con il personaggio specifico della puntata creando una forte pena per la sua drammatica storia.
Troppo tristi le storie, frutto di menti malate e perverse!

I pregi della serie sono un ottima caratterizzazione tecnica sia dal punto di vista audiovisivo[grafica, animazione e effetti sonori] sia dal punto di vista della regia nella caratterizzazione dei personaggi pirncipali e dallo sviluppo dela storai "razionale".
I lati negativi sono la profonda superficialità della trama: ogni personaggio viene "studiato" per brevissimo tempo, evitando la possibilità di potersi affezionare (forse tranne i per i protagonisti) ma sopratutto per la presenza di un numero esorbitante di personaggi di cui non si è spiegato nulla, rendendo la loro presenza totalmente accessoria ed inutile, uno spreco di "celluloide".
Stesso dicasi della colonna sonora, che non mi ha colpito per niente essendo poco viva e caratterizzante.
La fine lascia il retrogusto amaro della banalità.
13 episodi sono troppo pochi per svolgere un tema del genere.
Inoltre si sono predilegiati gli aspetti meno originali per poter interessare una fetta maggiore di pubblico.

Per concludere, Angel Beats è un ottimo prodotto, che non può essere definito un capolavoro a causa della sbrigatività con cui è stato creato e dal poco coraggio degli autori di volerlo rendere originale (vedasi madoka puella magica).

Però a metà della serie, ragazzi che tristezza!

Voto
3 Chacha Zero e un colpo di mannaia per me!

Recensione a cura di Morgoloth

Il commento di Mariuk:
Più o meno condivido nelle linee generali della recensione. Sottolineo un pò di piu come la serie di per sè riesca a trasmettere molte emozioni. Il bagno di lacrime finale non me lo ha evitato nessuno, ma se devo essere del tutto sincero per tutta la serie mi sono sentito un pò pilotato, nel senso era come se vedessi gli sceneggiatori dire "ok ora deve piangere, cosa facciamo? Ok metti la storia del bambino sgozzato mentre i genitori lo guardano morire" "adesso deve ridere! Ok prendi un personaggio a caso e fagli fare una capriola e dire frasi sconnesse in inglese". Insomma sembra veramente un'opera studiata a tavolino per suscitare emozioni, che però non derivano da una trama organica e ben articolata, ma da momenti sconnessi, anche se di grande impatto. Una cosa che morgoloth non ha citato sono le opening e le ending, a mio giudizio terribilmente evocative e magiche che da sole valgono l'intera visione dell'episodio. 
Chiudo con la mia votazione finale:
Pagella:
Grafica 4.5/5 
Sonoro 3/5
Storia 3/5
Personaggi: 2/5
Fattore serie: 2/5
Totale 3/5

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